Portare l’Europa tra i banchi di scuola non è un’impresa facile. Spesso, per i più giovani, l’Unione Europea è un concetto astratto, qualcosa che esiste “lontano”, nei palazzi di Bruxelles, piuttosto che nella vita quotidiana. Il progetto “Corner of Europe” ha voluto cambiare questa percezione, trasformando le scuole di Piacenza in veri e propri punti di riferimento per la cittadinanza europea.
Promosso dal Consorzio Solco, dal Comune di Piacenza e dalla Consulta Provinciale degli Studenti, l’iniziativa non si è limitata a semplici incontri, ma ha creato spazi fisici e simbolici per avvicinare gli studenti ai valori europei.
L’idea di partenza
Come si fa a rendere tangibile un’idea? La risposta è stata semplice quanto efficace: creare un angolo dedicato all’Europa in ogni scuola coinvolta, un luogo che non fosse solo decorativo, ma che potesse diventare un punto di riferimento per gli studenti.
Il progetto non si è fermato a questo. Ha portato nei licei e negli istituti tecnici di Piacenza esperti di europrogettazione, giovani che hanno vissuto esperienze Erasmus e formatori specializzati, per raccontare ai ragazzi cosa significa davvero essere cittadini europei.
Dall’inizio alla fine, Corner of Europe ha coinvolto più scuole del previsto, segno che il bisogno di parlare di Europa era forte. Le attività hanno preso il via con una presentazione alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori e sono poi proseguite con incontri organizzativi e confronti diretti con le scuole.
Oltre alla teoria, c’è stata molta pratica. I relatori chiamati a intervenire non si sono limitati a spiegare cos’è l’Unione Europea, ma hanno portato esempi concreti: borse di studio, opportunità di mobilità, progetti finanziati. Il messaggio? L’Europa non è solo un concetto, ma una rete di possibilità a cui tutti possono accedere.
Gli eventi chiave
Tra i momenti più significativi, ci sono stati quattro incontri che hanno lasciato il segno:
- Il 2 dicembre, Antonino Carpitella ha parlato della mobilità giovanile Erasmus+ al Liceo Respighi, un tema che ha acceso la curiosità degli studenti su come muoversi in Europa per studio e formazione.
- Il 13 dicembre, Gianluca Rossino ha approfondito il tema della mobilità giovanile al Liceo Melchiorre Gioia, dimostrando come viaggiare all’interno dell’UE sia più accessibile di quanto si pensi.
- Il 16 dicembre, all’Istituto Romagnosi, Anna Lodeserto ha presentato le opportunità di finanziamento offerte dal programma Erasmus, fornendo strumenti concreti per chi vuole costruire il proprio futuro oltre i confini italiani.
- Il 17 dicembre, al Liceo Cassinari, il progetto si è spostato su un piano culturale, con un laboratorio sulla toponomastica femminile nelle città europee. Un modo originale per raccontare il ruolo delle donne nella storia dell’UE.
Il tutto è stato documentato dal videomaker e scrittore Gero Guagliardo, per la realizzazione di un video reportage sul progetto che verrà pubblicato a breve sui canali social di SolCo.
Un’eredità da coltivare
Quello che Corner of Europe lascia dietro di sé non è solo un elenco di eventi riusciti, ma un cambiamento di prospettiva. I Corner Europa installati nelle scuole non sono pensati come semplici angoli informativi, ma come spazi dinamici, da riempire con nuove iniziative. Gli studenti stessi, con il supporto di docenti referenti, avranno il compito di mantenerli vivi, aggiornando i materiali e promuovendo incontri e attività.
L’Europa non si costruisce solo nei palazzi delle istituzioni, ma anche e soprattutto nelle scuole, nelle idee e nelle scelte dei più giovani. Corner of Europe ha acceso una scintilla: ora tocca agli studenti alimentare il fuoco.